Cos'è?
Quando si parla di "piede cavo" si intende definire un eccessivo arco longitudinale del piede. Si tratta di una deformità complessa legata, nella maggior parte dei casi, alla presenza di una patologia neurologica (Charcot-Marie-Tooth, poliomielite, paralisi cerebrale). il periodo che prevede lo sviluppo corretto del piede, in particolare dell'appoggio plantare che inizia a delinearsi attorno ai 3 anni di età. Dal momento che tutti nascono con il piede piatto e che questa problematica si risolve generalmente in modo autonomo nell'arco dell'infanzia e della prima adolescenza, è indispensabile monitorarne l'evoluzione con strumenti adeguati.
Come riconoscerlo
Fin dai primi anni di vita è importante eseguire una visita ortopedica che preveda l'uso di un podoscopio, strumento indispensabile per valutare la conformazione del piede del bambino e le eventuali deformità da monitorare. Si tratta di un piano di vetro inclinato su cui il bambino deve salire a piedi nudi; il vetro trasparente è illuminato da una luce polarizzata. Sotto il ripiano in vetro è presente un piano inclinato con superficie riflettente che mostra l'immagine dei piedi al medico e gli consente di valutare l'appoggio che questi hanno sul piano, nonché la distribuzione del peso del corpo su di essi.
Come trattarlo
Solitamente, il trattamento normalmente privilegiato è quello di supportare il piede con calzature adeguate. Il trattamento chirurgico, riservato solo a selezionati casi, può interessare sia il tessuto tendineo che quello osseo nel tentativo di correggere la deformità. L'intervento chirurgico sul blocco articolare è invece riservato ai pazienti in cui altri trattamenti non sono più possibili a causa della degenerazione articolare.