Artroscopia: l'occhio nella serratura

Artroscopia: l'occhio nella serratura

 

L'artroscopia è una tecnica chirurgica che si attua con l'impiego di uno strumento per la trasmissione delle immagini (artroscopio) che viene introdotto all'interno della cavità articolare della caviglia attraverso delle piccole incisioni. Una telecamera collegata all'artroscopio permette all'ortopedico di vedere su di uno schermo con chiarezza ed opportuno ingrandimento le varie strutture interne della caviglia. Alcune patologie della caviglia possono essere riconosciute e trattate in artroscopia e tra queste in particolare le lesioni ossee e cartilaginee.
La cartilagine è un tessuto che riveste le superfici articolari rendendole lisce e favorendo lo scorrimento dei capi ossei. Il danneggiamento della cartilagine e dell’osso al di sotto di essa è la principale complicanza di pregressi traumi distorsivi.
Con opportuni strumenti inseriti all'interno della caviglia l'ortopedico può regolarizzare una superficie cartilaginea ruvida o asportare frammenti ossei. Nel caso in cui piccoli dei frammenti di cartilagine si stacchino scoprendo l'osso sottostante si possono praticare dei fori nell'osso per aumentare l'apporto di sangue e stimolare quindi i processi riparativi.

L'artroscopia di piede e caviglia grazie alle sue enormi potenzialità risulta essere strumento importante per la diagnosi e la cura di numerose patologie articolari. Oltre all'enorme vantaggio estetico si riducono al minimo anche gli altri problemi che si hanno con le grandi incisioni della chirurgia convenzionale, come dolore, sanguinamento, aderenze e infezioni. La natura mini invasiva di questa procedura ha un'ospedalizzazione molto breve (in genere 24-48 ore).
I pazienti sono in grado di iniziare la riabilitazione funzionale prima, e di conseguenza di tornare molto prima al lavoro e alle attività di alto livello come ad esempio lo sport.